Von der Leyen: “L’Europa è in un’era di riarmo, pronti a investire 800 miliardi per la difesa”

“Viviamo in tempi cruciali e pericolosi. Non c’è bisogno di descrivere la gravità delle minacce che affrontiamo, né le devastanti conseguenze che dovremo sopportare se queste minacce si concretizzeranno. La domanda non è più se la sicurezza dell’Europa sia minacciata in modo reale, o se l’Europa debba assumersi una maggiore responsabilità per la propria sicurezza. In verità, conosciamo le risposte a queste domande da tempo. La vera domanda è se l’Europa sia pronta ad agire con la determinazione che la situazione richiede, e se sia pronta e in grado di agire con la velocità e l’ambizione necessarie.”

Con queste parole, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha delineato un quadro allarmante ma deciso per il futuro della sicurezza europea. In una serie di incontri recenti, culminati in un vertice a Londra, è emerso un consenso chiaro: l’Europa è entrata in un’era di riarmo e deve aumentare massicciamente le spese per la difesa.

In una lettera inviata ai leader europei in vista del Consiglio Europeo, von der Leyen ha presentato il piano “ReArm Europe”, un insieme di proposte volte a utilizzare tutte le leve finanziarie disponibili per aiutare gli Stati membri ad aumentare rapidamente e significativamente le spese per le capacità di difesa, sia per rispondere all’urgenza immediata di sostenere l’Ucraina, sia per affrontare la necessità a lungo termine di assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza europea.

Il piano “ReArm Europe” si articola in cinque punti chiave:

  1. Sblocco dei finanziamenti pubblici nazionali: La Commissione proporrà l’attivazione della clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita, consentendo agli Stati membri di aumentare significativamente le spese per la difesa senza incorrere in procedure di deficit eccessivo. Si stima che un aumento medio delle spese per la difesa dell’1,5% del PIL potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi di euro in quattro anni.
  2. Nuovo strumento di prestiti: Saranno messi a disposizione 150 miliardi di euro di prestiti agli Stati membri per investimenti nella difesa, con particolare attenzione a domini di capacità paneuropei come la difesa aerea e missilistica, i sistemi di artiglieria, i missili e le munizioni, i droni e i sistemi anti-drone, nonché la cyber-sicurezza e la mobilità militare. Questo strumento favorirà l’acquisto congiunto di attrezzature, riducendo i costi, la frammentazione e aumentando l’interoperabilità, a beneficio anche dell’Ucraina.
  3. Utilizzo del bilancio dell’UE: Saranno proposte ulteriori possibilità e incentivi per gli Stati membri che desiderano utilizzare i programmi di politica di coesione per aumentare le spese per la difesa.
  4. Mobilitazione dei capitali privati: Sarà accelerata l’Unione dei risparmi e degli investimenti e sarà potenziato il ruolo della Banca europea per gli investimenti per attrarre capitali privati verso il settore della difesa.
  5. Cooperazione con la NATO: von der Leyen ha sottolineato che l’Europa continuerà a lavorare a stretto contatto con i partner della NATO.

“L’Europa è pronta ad assumersi le sue responsabilità”, ha dichiarato von der Leyen, sottolineando che il piano “ReArm Europe” potrebbe mobilitare circa 800 miliardi di euro per una Europa sicura e resiliente. “Questo è un momento per l’Europa, e siamo pronti a fare un passo avanti.”